
31 Gen La bussola d’oro – queste oscure materie Vol.1
"Parlano di questa bambina, cui spetta un grande destino che può compiersi solamente altrove: non in questo mondo, ma molto al di là di esso. Senza questa bambina, noi moriremo tutti"
Autore: Philip Pullman
Editore: Salani editore
Prezzo: 19,80
Trama
Lyra vive al Jordan College di Oxford. Ma il mondo di Lyra è ben diverso dal nostro. Oltre l’Oceano c’è l’America, ma lo stato più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi corazzati regnano sull’Artico; lo studio della natura viene chiamato “teologia sperimentale”. E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno, una parte di sé, di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve temere la solitudine. Ma questo mondo sta per attraversare un periodo critico.
Cosa ne penso
Buondì Lettori!
Questa storia è fatta di stratificazioni.
“Che cos’è?” “Un aletiometro”
La prima è quella che porta avanti la storia di Lyra, una ragazzina selvaggia, che sfida ogni regola, testarda, avventata e senza peli sulla lingua che, come spesso capita negli YA, è una prescelta, una predestinata, colei che puoi distruggere o salvare il mondo.
La seconda si apre sui legami tra i personaggi, dei rapporti Chiesa/Stato, sul bisogno di potere a discapito degli essere umani, sulla ricerca spasmodica di “altro”.
E infine c’è una terza stratificazione, quella che ti trascina in una visione più elevata, legata al valore e al peso dell’anima, al sottilissimo velo che separa l’infanzia dall’età adulta, e cosa comporta l’abbandonarsi alle passioni.
“Il senso è che lei dev’essere libera di sbagliare. Noi dobbiamo sperare che non faccia errori, ma non possiamo guidarla.”
La storia si regge su qualcosa di solido che è il viaggio e l’avventura per poi aprirsi a ventaglio su tanto altro senza paura di mettere sul piatto della bilancia dei bambini.
L’ambientazione è interessante, ricca e pregna di dettagli.
“Tutti siamo soggetti al fato. Però tutti dobbiamo agire come se non lo fossimo” rispose la strega “o morire di disperazione.”
La chicca del libro sono i Daimon, letteralmente l’anima di ogni uomo che vive sottoforma di animale accanto a noi, nostro conforto e nostra forza, volubile nella fase dell’infanzia per poi stabilizzarsi da adulti. Il legame tra Lyra e il suo Daimon apre il dibattito a tanti spunti e sfido chiunque a leggere e non pensare “che forma avrebbe il mio Daimon”?
Menzione speciale per Iorek, spiegatemi come si fa a non invaghirsi di un orso polare corazzato? 🖤
Vi abbraccio