Il grande magazzino dei sogni

Il grande magazzino dei sogni

Ma quante cose a questo mondo sono incomprensibili, finché non si decide di crederci?

Autore: Lee Mi-Ye 

Editore: Mondadori

Prezzo: 18,50

Trama

Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l’illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c’è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l’euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d’amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita. Una favola contemporanea ricca di saggezza che celebra il potere misterioso dei sogni, capaci di influenzare le nostre scelte, anche se spesso non lo sappiamo.

Cosa ne penso

Buondì Lettori! ❤️🦊

Esiste un grande magazzino in una realtà differente dalla nostra, un magazzino a più piani, dove è possibile comprare sogni e pagarli con la metà dell’emozione che ci lasciano.

 

Questa è la premessa geniale del romanzo di Lee Mi-Ye giovane autrice coreana che in meno di duecento pagine, ci trasporta in un mondo in cui è bellissimo credere, molti lo definiscono una fiaba moderna ed è proprio ciò che è questo libro, attraverso gli occhi di Penny, l’ultima arrivata al “magazzino”, scopriamo la necessità di sognare, la necessità di vedere il mondo e le persone da altre prospettive, capire quanto sia negativo rifugiarsi nei sogni e quanto sia deleterio non sognare affatto!

“Attraverso il sonno a ciascuno è data la possibilità di mettere ordine nelle cose di ieri, e prepararsi a quelle di domani”

Attraverso gli scorci della vita di più personaggi Penny ci porta in tutti i piani del magazzino e non solo, parteciperemo a riunioni tra Creasogni, a premiazioni per il “sogno più bello”, ci porterà in un piccolo negozietto buio da cui nascono gli incubi, e soprattutto scopriremo quanto possono influenzare la nostra vita  i sogni e le sensazioni che ci lasciano (dopotutto si dice che anche McCartney sognò la melodia di Yesteday)

“Potresti anche scoprire che la felicità era così vicina a te che hai fatto tutta quella fatica per nulla” 

Il libro profuma di Oriente con tutti i suoi pro e contro, è un libro che attraverso una storia semplice, benché super originale, lascia piccoli insegnamenti per noi lettori.

 

Per quanto possa averlo trovato piacevolissimo da leggere, non mi ha convinta del tutto, mi è mancata un po’ della poesia orientale, di quel pizzico di onirico in più che spesso ho trovato ad esempio nei romanzi giapponesi.

“I sogni… in una vita frenetica che procede in linea retta, sono come una virgola che il Dio ha messo con grande cura”

Il capitolo più bello che mi ha anche commossa è stato quello sulla morte, se il libro ogni tanto avesse virato sulla delicatezza di quei dialoghi mi avrebbe conquistata del tutto.

 

Tirando le somme, libro che consiglio a chi è già pratico di scrittura orientale e che soprattutto vuole un weekend di evasione senza tanti drammi o pensieri.

 

Ringrazio la Mondadori per la copia!

Vi abbraccio 

 

3/5