Narrativa

"Tantissime storie. Tantissimi segreti"

Autore: Lucy Foley, Val McDermid, Alyssa Cole, Natalie Haynes, Ruth Ware, Naomi Alderman, Jean Kwok, Dreda Say Mitchell, Elly Griffiths, Karen M.McManus, Kate Mosse, Leigh Bardugo

Editore: Mondadori

Prezzo: 20,00

Trama

Sono passati quasi cinquant’anni da quando “Addio, Miss Marple” è stato pubblicato postumo nel 1976 e, per la prima volta, l’amato personaggio di Agatha Christie torna sulla pagina grazie alla penna di dodici autrici bestseller appassionate del genere, che immaginano e raccontano l’inarrestabile detective attraverso il proprio punto di vista unico, pur rimanendo fedeli ai tratti distintivi del giallo tradizionale. Dodici racconti ingegnosi, dodici nuovi misteri: a St Mary Mead, una cena di Natale viene interrotta da ospiti inattesi; il palcoscenico di Broadway, a New York, viene allestito per una rischiosa improvvisazione; cattivi presagi circondano una morte prematura a bordo di una nave da crociera diretta a Hong Kong; e una scrittrice di bestseller in vacanza in Italia viene coinvolta in una situazione pericolosa. Crimini commessi in nome dell’amore, della gelosia, del ricatto e della vendetta sono quelli che solo l’indomita Jane Marple può risolvere. Dando un tocco di freschezza ai tratti distintivi di un classico giallo di Agatha Christie, le autrici catturano l’arguzia tagliente, la voce unica e l’ingenuità sorniona della detective più famosa di tutti i tempi. Una celebrazione trionfale dell’eredità della Christie e una lettura essenziale per gli amanti delle crime stories.

Cosa ne penso

Buondì Lettori! ❤️🦊

C’è un motivo ben preciso se a distanza di così tanti anni Agatha Christie viene ancora considerata la regina del giallo, il suo è uno stile unico, che può sembrare semplice da imitare ma è molto più complesso di ciò che si pensa.

Anche i suoi ultimi libri, per quanto non al livello di alcuni suoi capolavori, riescono a tenerti incollata alle pagine e soprattutto sempre a stupirti!

Tutto ciò per dire che “stare dietro” la mente di questa donna è molto complesso.

“Nel male c’è sempre del bene, così come nel bene dev’esserci del male”

Dopo questo piccolo preambolo doveroso posso passare a scrivere cosa penso del libro.

Dietro la scrittura di ogni singola storia c’è sicuramente una ricerca accurata che ho apprezzato molto, lo stile si avvicina molto allo spirito della Christie, alcune storie mi hanno fatto respirare tanta campagna inglese e questo è sicuramente un grosso punto a favore.

<<Potrebbe essere solo una coincidenza”>> suggerì Joan senza convinzione. Raymond le rivolse un’occhiata sardonica. <<Non ci sono coincidenze a St Mary Mead>>

Altra cosa che mi è piaciuta tanto sono stati i riferimenti ai vari luoghi, personaggi e avvenimenti accaduti nella altre opere della Christie, cosa che gli appassionati come me sicuramente apprezzeranno.

La nostra adorabile vecchina è ben riportata su queste pagine, la sua sagacia, il suo umorismo e soprattutto la sua conoscenza dell’animo umano.

I personaggi secondari più riusciti nei vari racconti sono sicuramente il nipote Raymond e l’amica di sempre Dolly.

“È un villaggio davvero incantevole […] Ma le tragedie capitano anche nei luoghi più belli”

I racconti scorrono veloci e alcuni mi sono anche piaciuti parecchio, i miei preferiti sono stati

  • Il male nei posti piccoli
  • La seconda morte nel villaggio
  • Un matrimonio mortale
  • La scomparsa

“<<Ah, mia cara>> dice la zia Jane con un sorriso benevolo, <<il problema è che nessuno è “gente che uccide”, finchè non uccide>>

Quindi cosa manca a questa raccolta di racconti? Da grandissima fan dico semplicemente che manca l’acume e la capacità innata di tessere (un po’ come la nostra Jane Marple) trame perfette che giocano dalla prima all’ultima col lettore che aveva la cara Christie.

Una raccolta di racconti comunque notevole, che fa compagnia, che fa respirare le campagne inglesi, che ti fa venire voglia di bere tè e di mangiare dolcetti, un bell’omaggio rispettoso e intelligente ad una donna che, a mio parere, rimarrà sempre irraggiungibile.  

Ringrazio di cuore  la Mondadori per la copia omaggio e le mie compagne di viaggio di questo Review party!

Vi abbraccio ❤️🦊

 

3.5/5

Ma quante cose a questo mondo sono incomprensibili, finché non si decide di crederci?

Autore: Lee Mi-Ye 

Editore: Mondadori

Prezzo: 18,50

Trama

Penny è in grande trepidazione: sta per avere un colloquio con il famoso signor Dollagut, l’illuminato proprietario del Grande Magazzino dei Sogni, il negozio su quattro piani più ambito della città. Un posto del tutto singolare dove si accede solo da addormentati e dove si vendono solo sogni. Sogni di ogni tipo, per tutti i gusti, organizzati per sezioni: sogni legati ai piccoli piaceri della vita o ai ricordi di momenti speciali, sogni esclusivi che permettono di incontrare chi non c’è più, sogni dedicati ai riposini di animali e bambini, edizioni limitate e bestseller senza tempo venduti a prezzi speciali. Dopo un colloquio enigmatico in cui Dollagut la interroga sul significato dei sogni, Penny viene assunta, ma l’euforia cede il passo allo sconforto quando si trova letteralmente travolta dalla quantità di clienti che ogni giorno assalta gli scaffali del grande magazzino. Mentre impara a orientarsi affiancando i colleghi più esperti, scopre anche il segreto che rende il Grande Magazzino dei Sogni un luogo così speciale: la magica funzione che ogni sogno porta con sé, la capacità di risvegliare emozioni sepolte, di far vivere sensazioni mai provate, e molto spesso di far superare traumi, come un lutto o la fine di una storia d’amore. Tra i clienti a caccia di sogni Penny incontrerà Jeong A-young, che si rifugia nei sogni per sfuggire alla solitudine, alla ricerca di una scintilla che possa scaldarle il cuore, o Hyeon Jong-seok, che nei sogni cerca la conferma di essere di nuovo pronto ad amare. Imparerà che un sogno premonitore, come quello di avere un bambino, è una piccola incursione nel futuro, e che persino gli incubi sono preziosi alleati per superare un momento critico della vita. Una favola contemporanea ricca di saggezza che celebra il potere misterioso dei sogni, capaci di influenzare le nostre scelte, anche se spesso non lo sappiamo.

Cosa ne penso

Buondì Lettori! ❤️🦊

Esiste un grande magazzino in una realtà differente dalla nostra, un magazzino a più piani, dove è possibile comprare sogni e pagarli con la metà dell’emozione che ci lasciano.

 

Questa è la premessa geniale del romanzo di Lee Mi-Ye giovane autrice coreana che in meno di duecento pagine, ci trasporta in un mondo in cui è bellissimo credere, molti lo definiscono una fiaba moderna ed è proprio ciò che è questo libro, attraverso gli occhi di Penny, l’ultima arrivata al “magazzino”, scopriamo la necessità di sognare, la necessità di vedere il mondo e le persone da altre prospettive, capire quanto sia negativo rifugiarsi nei sogni e quanto sia deleterio non sognare affatto!

“Attraverso il sonno a ciascuno è data la possibilità di mettere ordine nelle cose di ieri, e prepararsi a quelle di domani”

Attraverso gli scorci della vita di più personaggi Penny ci porta in tutti i piani del magazzino e non solo, parteciperemo a riunioni tra Creasogni, a premiazioni per il “sogno più bello”, ci porterà in un piccolo negozietto buio da cui nascono gli incubi, e soprattutto scopriremo quanto possono influenzare la nostra vita  i sogni e le sensazioni che ci lasciano (dopotutto si dice che anche McCartney sognò la melodia di Yesteday)

“Potresti anche scoprire che la felicità era così vicina a te che hai fatto tutta quella fatica per nulla” 

Il libro profuma di Oriente con tutti i suoi pro e contro, è un libro che attraverso una storia semplice, benché super originale, lascia piccoli insegnamenti per noi lettori.

 

Per quanto possa averlo trovato piacevolissimo da leggere, non mi ha convinta del tutto, mi è mancata un po’ della poesia orientale, di quel pizzico di onirico in più che spesso ho trovato ad esempio nei romanzi giapponesi.

“I sogni… in una vita frenetica che procede in linea retta, sono come una virgola che il Dio ha messo con grande cura”

Il capitolo più bello che mi ha anche commossa è stato quello sulla morte, se il libro ogni tanto avesse virato sulla delicatezza di quei dialoghi mi avrebbe conquistata del tutto.

 

Tirando le somme, libro che consiglio a chi è già pratico di scrittura orientale e che soprattutto vuole un weekend di evasione senza tanti drammi o pensieri.

 

Ringrazio la Mondadori per la copia!

Vi abbraccio 

 

3/5

Qui, se vuoi essere qualcuno, devi morire.

Autore: Arwin J. Seaman 

Editore: Piemme

Prezzo: 18,90

Trama

 
 
 
 

Cosa ne penso

Buondì Lettori! ❤️🦊

Benvenuti su Liten, dove non succede mai nulla, la vita scorre tra il rumore delle onde del lago e la  bellezza dei boschi, è una vita ferma, immobile. 

Qui le persone si conoscono e insieme si proteggono l’un’altro e proteggono l’isola stessa. 

<<Quindi è per lei che lo fai. Tu cacci per l’isola.>> <<Si, io caccio per l’isola>>

E allora cosa succede quando una ragazzina di 16 anni viene trovata morta a galleggiare in quel lago? 

Cosa nascondeva una ragazzina che tutti conoscevano? Cosa nascondono gli abitanti di Liten?

La differenza tra Liten e il resto del mondo è la stessa differenza che c’è tra i fiocchi di neve e i cristalli di ghiaccio. Sapete cosa si dice dei fiocchi di neve, no? che sono tutti diversi l’uno dall’altro e che ciascuno è unico. è i cristalli di ghiaccio sono l’esatto opposto; sono tutti uguali. Identici, è impossibile distinguerli. È questo che ti fa Liten. 

È così l’ufficiale della Scientifica Henning Olsson viene chiamato a far luce sulla vicenda, costretto a tornare sull’isola che anni prima gli avevo “portato via” la donna che amava e con cui ora si ritrova a dover collaborare, Henning camminerà sentendosi un estraneo su quell’isola che non riesce a comprendere del tutto “non è mai successa una cosa del genere, qui.” continuano a dirgli, ma evidentemente qualcosa è seppellito sotto quello strato di vita piatta. 

“Nessuno è felice su Liten.”

Un libro dallo stile scorrevole, intrigante e ricco di colpi di scena, mi ha coinvolto da subito e ho sperato tutto il tempo che il finale fosse all’altezza e lo è stato, un finale pregno di amarezza e cecità coerente con lo spirito di Liten.

Vi abbraccio ❤️🦊

 

3.5/5

"...io ero buono, la mia anima ardeva d’amore e umanità, ma non vedi quanto sono solo, miserabilmente solo?"

Autore: Mary Shelley

 

Trama

Mary Shelley ha indubbiamente creato un capolavoro, ma anche una sorta di icona pop, divenuta proverbiale e versatile, tale da essere evocata nelle situazioni più impensate. […] Da un lato Frankenstein suscita interesse come ipotesi sulla possibilità di un mortale di sostituirsi a Dio, o alla Natura, mentre dall’altro riporta alla luce ogni sentimento di orrore e di repulsione radicato nei più profondi recessi dell’animo umano.

Sotto questo punto di vista, l’impatto dell’opera sul lettore è duplice, stimolandone allo stesso modo l’interesse così come le più cupe emozioni; il ritmo serrato dell’inseguimento assieme ai crimini perpetrati dal mostro contribuiscono ulteriormente a tenere alta la tensione, mentre il pericolo della cosiddetta “hideous progeny” – a cui la creatura potrebbe dare origine se dotata di una compagna della stessa specie – provoca le stesse paure generate dal dilagare di una pestilenza”

Cosa ne penso

Buondì Lettori! ❤️🦊

C’è un sottotitolo in Frankenstein ovvero “Il moderno Prometeo” è così che Mary Shelley vede il suo dottore, un uomo che si  arroga il diritto di ergersi a Dio, di sfidare le leggi della natura, per poi non prendersi fino in fondo le responsabilità del suo gesto.

“Per esaminare le cause della vita dobbiamo innanzitutto rivolgerci alla morte”

Victor è un uomo che vuole sempre di più, sempre di più, insoddisfatto di ciò che ha intorno decide di compiere un gesto estremo: creare la vita, con arroganza, superiorità, superficialità, per poi lasciare immerso nella solitudine “suo figlio”.

Il “mostro” apre gli occhi su un qualcosa che non conosce, imparerà ad amare il cielo, lo sbocciare dei fiori, la natura e gli uomini.

Ma il “mostro” è orribile agli occhi dell’uomo, e “l’umanità odia gli sciagurati”, cercherà amore e riceverà in cambio odio e rabbia, fino a diventare davvero un Mostro. 

“Osai essere felice”.

In un rincorrersi infinito tra il Creatore e la sua Creatura, Mary Shelley porterà a galla, limiti e cattiverie umane, dolore e morte, Frankenstein è fautore del suo destino: il “Mostro” ha ricevuto il “fuoco di Prometeo” e poi si è fatto consumare da esso. 

“Infausto il giorno in cui ricevetti la vita! esclamai nel tormento “Maledetto creatore! Perchè hai dato forma a un mostro così orrendo, da cui perfino tu sei rifuggito”.

Si arriva alla fine del libro e ci si accorge della modernità di una storia scritta 200 anni fa da una diciannovenne, che con eleganza ci porta alla fatidica domanda “chi è il vero mostro?”

Domande a cui è difficile rispondere, ma questa è la potenza dei libri.  

“L’angelo caduto diventa un demone maligno. E tuttavia, persino quel nemico di Dio e degli uomini aveva amici e complici nella sua desolazione. Io no, io sono solo.”

Finale straordinario e commovente.

Vi abbraccio ❤️🦊

 

4.5/5

"Me lo domanderete...di nuovo... se ho ucciso Mary Gerrard?" Poirot si alzò in piedie rispose rapidamente "Non vi domanderà niente, ci sono cose che non desidero sapere"

Autore: Agatha Christie

Editore: Mondadori

Prezzo: 11,50

Trama

Una giovane donna, Elinor Carlisle, siede sul banco degli imputati, accusata di omicidio. Elinor ha un movemnte: la vittima, Mary Gerrard, dama di compagnia di una sua anziana e ricca zia, le aveva infatti sotratto una consistente eredità; inoltre l’omicidio, per avvelenamento da morfina, era avvenuto durante una colazione alla quale avevano partecipato solo la vittima, Elinor e una vecchia, irreprensibile infermiera. Tutti sono convinti della sua colpevolezza. tutti tranne Poirot che riesce a risolvere il complicato puzzle giungendo ad una ricostruzione veramente inaspettata del caso.

Cosa ne penso

Buondì Lettori! ❤️🦊

Elinor Carlisle è una di quelle protagoniste che ti restano dentro, una giovane donna abituata a nascondere i propri veri sentimenti, le proprie pulsioni, positive e negative che siano.

Accusata dell’avvelenamento della giovane Mary Gerrard, “il Fiore” del paese, si troverà disarmata di fronte all’accusa di qualcosa che forse desiderava davvero.

“Sei una creatura affascinante Elinor, assomigli a un opera d’arte…così rifinita in tutte le sue parti, così compiuta.”

Diviso in due parti, nella prima conosciamo tutti i protagonisti della vicenda, nella seconda  seguiamo Poirot e le sue indagini: come scagionare una donna che ha tutte le prove contro e che non spinge sulla propria innocenza? 

E allora, a un tratto, per un attimo, Hercule Poirot si ritrovò ad avere una nuova concezione della ragazza morta. In quella voce rustica e incerta la giovane Mary tornava a vivere, tornava a sbocciare. “Era come un fiore”.

Tra segreti sepolti da anni, avidità, gelosie, amori non corrisposti, odio e tanti soldi Poirot dovrà scavare prima nel cuore di Elinor e poi in quello di Mary per portare alla luce una verità che mischierà tutte le carte in tavola! 

“A volte si apre un abisso profondo tra passato e futuro”

Una storia che mi è piaciuta tantissimo, quando La Christie riesce a mescolare all’indagine i sentimenti umani riesce sempre a colpirmi tanto, ho sentito tanto la verità di Elinor, quel dolore misto a pazzia, quel suo bisogno di sentirsi compresa e amata, questo me l’ha resa estremamente reale, “dieci punti ad Agathina”! 

E con questo dichiaro conclusa la prima tappa della readchristie di quest’anno! 

Vi abbraccio ❤️🦊

 

4/5

"Vuoi guiadre per otto chilometri solo per abbracciarmi?" "Correrei per otto chilometri solo per abracciarti".

Autore: Coolen Hoover

Editore: Sperling&Kupfer

Prezzo: 16,90

Trama

Puoi ricominciare dopo aver tanto sofferto? Dopo quello che ha passato e dopo tanto dolore, Lily è riuscita a rimettersi in piedi e a stabilire con Ryle, il suo ex marito, un rapporto equilibrato per il bene della figlia. Tuttavia, quando un giorno per caso rincontra Atlas, il suo primo amore, e lui le chiede di uscire, Lily viene travolta da un’ondata di emozioni che credeva non avrebbe più provato. Finalmente il destino sembrerebbe essere dalla parte della coppia, ma l’entusiasmo di Lily viene subito smorzato dalla consapevolezza che, pur non essendo più suo marito, Ryle è ancora una parte importante della sua vita. E non c’è uomo al mondo che lui odi più di Atlas Corrigan, al punto che mai lo vorrebbe accanto all’ex moglie e alla figlia. Lily e Atlas riusciranno ad avere un lieto fine, pur tra mille difficoltà, oppure dovranno rinunciare per sempre al loro amore?

Cosa ne penso

Buondì Lettori 🦊❤️

Ogni tanto si ha bisogno di un lieto fine, anche se non è nostro.

Ogni tanto uno scrittore fa un regalo ai suoi fan e a i suoi personaggi. 

It ends with us era finito con una grande presa di consapevolezza di parte di Lily e con una porta lasciata aperta nel suo incontro finale con Atlas, a me la cosa era piaciuta, l’idea che, come nella vita vera, non ci fosse un finale fatto e finito l’avevo trovata giusta, ma alla fine è bello anche sognare un pochino. 

La storia di “ripresa” tra Lily e Atlas è indubbiamente una storia perfetta, si amano, si vogliono, si comprendono al volo, si capiscono e sognare ad occhi aperti dietro le parole che Atlas dedica a Lily a volte è quello che ci vuole in una giornata grigia, capisco bene l’intento delle Hoover (anche ampiamente dichiarato nella prefazione) e se avessi letto questo libro a 18 anni avrei i poster di Atlas appesi in camera, ma forse a 30 anni mi dico che la perfezione assoluta a volte mi allontana invece di avvicinarmi. 

Atlas non ha una sbavatura, è l’uomo ideale per qualsiasi donna (cucina anche bene 😏), peccato che un uomo così non esiste, e che la verità è che lo avrei amato di più se avessi visto delle fragilità in lui, ma questo è una mia opinione personalissima, ad esempio al contrario ho amato tantissimo il rapporto tra Atlas e Josh ecco lì mi sono anche commossa!

Se avete nostalgia di Atlas e Lily, se volete sognare dietro una storia d’amore, dovete leggerlo, e forse potete leggerlo anche se siete più disillusi 🧡

Ringrazio per la sempre splendida esperienza la Tandem Collective e la Sperling per la copia omaggio in anterprima

Vi abbraccio 🦊❤️

3.5/5

“[…] 𝑁𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑖 ℎ𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑒𝑔𝑎𝑟𝑒, 𝑒 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑢𝑛𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑡𝑎𝑟𝑒”

Autore: Colleen Hoover

Editore: Sperling&Kupfer

Prezzo: 15,90 euro

Trama

È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l’infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall’arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull’evitare qualunque relazione.
Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all’attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna.

Cosa ne penso

Buondì Lettori! ❤️🦊

Eccoci qui con la recensione del libro più discusso degli ultimi mesi, avrà rispettato le aspettative altissime che si portava dietro? 

Ve lo dico onestamente, il mio è un Nì e ora vi spiego il perchè

“Siamo noi a dire basta” è un libro indubbiamente scritto bene, con personaggi credibili dietro cui ognuno di noi potrebbe rivedersi, il mio Nì è legato ad altro.

La Hoover, senza scadere in spoiler di sorta, affronta un argomento delicato, anzi estremamente delicato, dove si può scadere in retorica dozzinale o in sentenze onniscienti.

Questo libro è difficile da giudicare perché è un libro che poggia necessariamente sul lettore, sulla sua sensibilità, sul suo vissuto, sui suoi pensieri, certo questo succede in ogni libro che leggiamo, ma credo che quando si scenda così tanto nel reale la cosa diventa molto più complessa. 

“È nella natura umana guarire le vecchie ferite prima di costruire un nuovo strato di pelle”

 

Lily è una donna che potrebbe essere Rita, o Anna, o Giulia o chiunque stia leggendo questo post, o al contrario potrebbe non essere nessuno di voi.

Lily è una donna cresciuta in una famiglia disfunzionale, Lily si guarda allo specchio e sa cosa vuole, e soprattutto cosa NON vuole essere. 

Un incontro fortuito nella sua adolescenza le cucirà addosso qualcosa che si porterà dietro, Un incontro fortuito nella sua vita da adulta, la cambierà radicalmente in positivo e in negativo.

Lily è una donna bisognosa d’amore che commette gli errori che commettono tutte le persone che vogliono essere amate: non guardano davvero, vedono soltanto. 

“Ogni notte piango finché non mi addormento e sussurro: < Zitto e nuota>. Ma diventa molto difficile nuotare quando hai la sensazione di essere ancorata in acqua.”

 

Il padre, Atlas e Ryle, sono le tre tappe della vita di Lily che in un modo o un altro ne segnano la strada.

Un padre che non è mai stato padre, non sappiamo se ci abbia provato, ma una cosa è certa non c’è mai riuscito e ha segnato l’anima di Lily in maniera profonda.

Atlas è un ragazzino da salvare, da salvare in tutti i modi in cui una persona possa essere salvata ma che alla fine è quella mano che impedisce a Lily di affogare, che le continua a ricordare di nuotare. Senza fermarsi. 

Ryle è un uomo da amare, anche se lui in primis ha paura a farlo, concentrato sul suo futuro personale tanto da cancellare ciò che ha intorno, Lily sarà il suo spiraglio di vita piena, ma basterà davvero?

E poi abbiamo una madre, segnata, stanca ma che a modo suo non si è mai arresa, una madre che Lily ha sempre guardato con compassione, per poi capire che in fondo la donna che ha di fronte potrebbe essere lei stessa.

“Il semplice fatto che non siamo finiti sulla stessa onda non significa che non apparteniamo allo stesso oceano.”

 

Il libro scatena un dibattito nei lettori questo è indubbio, ma un dettaglio (che poi dettaglio non è) mi ha fatto storcere il naso, la storia di Lily è ispirata alla storia vera della madre di Colleen Hoover e questo fa sì che, anche quel dettaglio, sia legato alle emozioni della scrittrice, ma purtroppo si allontanano dalle mie, e ritorniamo così al mio concetto iniziale, è un libro che parla a diverse orecchie, che apre occhi differenti e che muove i cuori in maniera diversa.

Quindi leggetelo se vi ispira, ma sappiate che ciò che arriverà a voi non arriverà ad altri.

Vi abbraccio ❤️

 

3.8/5

“𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎, 𝐼𝑢𝑙𝑖𝑎, 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑎 𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎. 𝑇𝑢 𝑙’ℎ𝑎𝑖 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑒 𝑎𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑙’ℎ𝑎𝑖 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎. 𝑉𝑖 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑟𝑎𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑙𝑖𝑛𝑒𝑎.”

Autore: Santiago Posteguillo 

Editore: Piemme edizioni

Prezzo: 19,90 euro

Trama

197 d.C. È notte fonda quando Elio Galeno, medico personale della famiglia imperiale, decide di scrivere una pagina importante del suo diario. I segreti che conosce, le cose che ha visto, le battaglie cui ha assistito in anni e anni di vicinanza con le persone più potenti dell’impero: tutto viene registrato nel suo diario. Ma c’è una persona in particolare la cui storia Galeno vuole scrivere: Iulia Domna. La donna che passò, in soli dieci anni, dall’essere una sconosciuta adolescente nelle sconfinate province orientali a diventare augusta imperatrice, in un cursus honorum che nessuna donna ha mai potuto vantare nella storia dell’impero. Educata nel modo più raffinato, amante della poesia e della filosofia, sposa di Settimio Severo imperator, madre di Caracalla, fu mater senatus et patriæ (un titolo che non fu concesso neppure a Livia, moglie di Augusto), a consacrazione del suo posto speciale nelle gerarchie del potere imperiale. Ma non solo: Iulia, l’imperatrice filosofa, ebbe anche molti nemici, e dovette lottare sempre per proteggere se stessa e la sua famiglia.

Cosa ne penso

197 d.C. Galeno, medico personale della famiglia imperiale decide di mettere per iscritto un tassello importante della sua vita, tassello che si muove intorno la figura di Iulia Domna, giovane donna di origini Siriane, sposa di Settimio Severo. Perché Iulia?

Perché Iulia ha un sogno, un desiderio, un fuoco che le brucia dentro, sa di non essere una donna come tutte le altre, lo sa già a 14 anni quando le viene predetto che sarà madre di Re e da quel momento ogni suo passo la porterà verso la Grandezza.

Iulia è una semisconosciuta per i libri di storia, così preoccupati a guardare cosa faceva l’uomo che spesso hanno dimenticato la donna che gli si muoveva accanto, Iulia con determinazione, intelligenza ed estremo coraggio lotterà contro le discriminazioni perché Donna, perché Straniera, lotterà sempre a testa alta contro i potenti di Roma e lotterà fino allo stremo e all’estremo e anche quando quella sua corazza crollerà di fronte ad una realtà brutale anche allora lei lotterà cavalcando tra i soldati, urlando come un generale Romano, liberando quella forza d’animo che la porterà verso qualcosa di straordinario. Le era stato predetto che sarebbe diventata madre di Re. Ma lei sapeva guardare oltre. Lei voleva forgiare una dinastia.

Amore, intrighi, guerre, luoghi descritti nei minimi dettagli, la scrittura di Posteguillo è indimenticabile, recuperate questo libro anche se non siete amanti dei romanzi storici, non ve ne pentirete!

5/5

“𝐷𝑖𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑣𝑎 𝑙𝑒 𝑐𝑖𝑟𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎; 𝐷𝑖𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑣𝑎 𝑡𝑒.”

Autore: Cara Wall

Editore: Fazi Editore

Prezzo: 17,57 euro

Trama

Charles e Lily, James e Nan. Si incontrano nel Greenwich Village nel 1963, quando Charles e James vengono assunti per amministrare insieme la storica Terza Chiesa Presbiteriana, che sta affrontando tempi turbolenti. Le loro differenze personali, tuttavia, minacciano di dividerli. Charles è destinato a succedere al padre come stimato professore di Storia ad Harvard, fino a quando una conferenza non ortodossa sulla fede lo porta al ministero. Come può allora innamorarsi di Lily – fieramente intellettuale, elegantemente severa – dopo che lei gli dice con certezza che non crederà mai in Dio? James, il figlio più giovane di una difficile famiglia di Chicago, ha trascorso gran parte della sua giovinezza arrabbiato con il padre alcolista. La sua fuga lo condurrà da Nan, cresciuta nel Mississippi, figlia amata e devota di un ministro di culto.

Cosa ne penso

Charles. Lily. James. Nan.
Quattro pianeti distanti tra loro che si attraggono, si respingono, si abbracciano, si detestano.

Charles sorretto da una fede incrollabile e pura.
Lily segnata da un dolore che la trascina in una freddezza che solo lo stesso Charles riuscirà a scalfire.
James è irrequieto, abbracciato ad una fede più concreta, fatta di azioni e non di parole.
Nan che ha avuto tutto nella vita, tranne ciò che desidera davvero.

Amatissimi è la storia di una vita intera, che scorre fluida come acqua da una fontana, è la storia di un’ amicizia Vera, quella fatta di cadute precipitose e di mani che vengono ad alzarti quando sei a terra. I loro rapporti sono onesti, le loro relazioni vere.

Amatissimi è un romanzo sulla Fede, incrollabile o labile che sia, è un romanzo sul Credere, Credere in qualcosa che ti faccia alzare al mattino, che ti permetta di affrontare i dolori che la vita ti presenterà avanti.

Amatissimi è amore, maternità, lutto, consapevolezza, accettazione.

In questo suo esordio e con uno stile semplice ma estremamente efficace Cara Wall ci fa viaggiare nella vita di quattro persone, persone che potremmo essere noi, con paure, bisogni e sentimenti reali, la sua scrittura è un enorme viaggio nel tempo, dove si possono sentire profumi e vedere colori. Questa storia, nella sua semplicità, vi toccherà il cuore.

Non aspettatevi colpi di scena. Aspettatevi la vita vera. ❤️

Ringrazio di cuore la @fazieditore per avermi dato la possibilità di leggere questo toccante romanzo in anteprima digitale!

4.5/5

“𝑀𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑟𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑒̀ 𝑢𝑛 𝑏𝑢𝑐𝑜 𝑛𝑒𝑟𝑜. […] 𝑀𝑖𝑎 𝑠𝑜𝑟𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑒̀ 𝑙’𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎.”

Autore: Daisy Johnson

Editore: Fazi editore

Prezzo: 16,00 euro

Trama

Le sorelle adolescenti Luglio e Settembre sono strette da un legame simbiotico forgiato con una promessa di sangue quando erano bambine. Vicine quanto possono esserlo due ragazze nate a dieci mesi di distanza, a volte è difficile stabilire dove finisca l’una e cominci l’altra. Abituate all’isolamento, non hanno mai avuto amici: bastano a se stesse. Ma un pomeriggio a scuola accade qualcosa di indicibile. Qualcosa da cui non si può tornare indietro. Alla disperata ricerca di un nuovo inizio, si trasferiscono con la madre dall’altra parte del paese, sul mare, in una vecchia casa di famiglia semiabbandonata: le luci tremolano, da dietro le pareti provengono strani rumori, dormire sembra impossibile. Malgrado questo inquietante scenario, a poco a poco la vita torna ad assumere una parvenza di normalità: nuove conoscenze, falò sulla spiaggia… Luglio si accorge però che qualcosa sta cambiando, e il vincolo con la sorella inizia ad assumere forme che non riesce a decifrare. Ma cos’è successo quel pomeriggio a scuola che ha cambiato per sempre le loro vite?

Cosa ne penso

Luglio e Settembre sono sorelle.
Luglio e Settembre si amano, visceralmente, morbosamente.

Settembre ha un amore per la sorella ai limiti dell’eccesso, Settembre ha qualcosa di oscuro dentro di sé, Settembre è possessiva, crudele, “Settembre dice”, decide cosa mangiare, cosa fare, quando parlare, Settembre ama Luglio.
Luglio è un’ombra, Luglio è quasi invisibile e sparisce davanti alla potenza della sorella, Luglio è un pupazzo che fa tutto quello che Settembre dice, anche quando non vuole, anche quando è troppo.
Luglio ama Settembre.

Un giorno accade qualcosa in un giorno di pioggia su un campo da tennis e le sorelle si ritrovano a lasciare tutto e a trasferirsi in una casa che sembra bloccata nel tempo a cercare di dimenticare (o ricordare?) quel giorno.

Sorelle è un viaggio nella mente di Luglio, è un viaggio angosciante, rabbioso, doloroso.
Sorelle è un libro sulla dipendenza psicologica, sul dolore, sulla ribellione e sull’amore. Estremo.

Luglio è Settembre, Settembre è Luglio, sono l’una l’appendice dell’altra, il loro è un rapporto malato, simbiotico, distruttivo.

Daisy Johnson con uno stile ipnotico e angosciante ci trasporta nella fragilità mentale di una ragazzina e lo fa con flussi di pensieri, ripetizioni, sogni, sensazioni che io ho praticamente fagocitato!

4.5/5